Io e vanessa

Mi son comprato un gozzo in legno,

costruito al principio dell’ottanta,

dal mastro d’ascia Pilo con ingegno,

che del nome di Vanessa si ammanta.



E’ all’ormeggio nel porto di Stintino.

Se divento pratico di vela

potrò seguire il mio destino

e raggiungere la meta con fatica.

Quello che sopratutto mi importa


è poter dire a Caronte: “T’ho fregato,

non farò la tua ruota di scorta,

non dovrò pagare a te il pedaggio

or che del mio traghetto son dotato

e di negarti l’obolo avrò il coraggio

Stintino, 25.V.2000.

   

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