gabbiano dalle forti ali, che nascondi nell’amo della J iniziale le insidie dell’amore e nella O la tua nascita orientale N on voli su paludi di acque
interne e stagnanti ma A vanti alla mia barca diretta in porto,
T ienimi stretto fra le braccia sottili della T
lasciami muto infine come la H superflua e riposante , nell’ A nticamera del paradiso, al suono di un
N otturno al pianoforte
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