AHI L'AMORE ...CHE FA SCRIVERE

di Francesco Caracciolo senior

Testo delle canzoni

Che cos'è l'amore?

E’ una fiamma l’amore. È la fede, la vita. È la gioia infinita che piacere ti dà. E’ la pace dell’anima, E’ l’ebbrezza del cuore. Ma se è falso e insincero solo pianger ti fa.

Frammento

Vorrei: Baciarti almeno come un folle, sognare dolci languori, mutar l’amplesso in arcano profondo, eccelso mistero. Come insieme convivono le anime amanti in cielo, con te abbracciato, ogni affanno svanisce e torna il bel giorno. Così ti bramo, come nei sogni d’oro si brama un ricco tesoro stringere sempre di più.

In cerca d’amore

Musa errabonda e pia, dammi l’estro giocondo, questa canzone mia , porta per tutto il mondo Giungi fino alle stelle, cerca ove son fiori, tra rose e donne belle, va in cerca del mio amor. Amor appassionato, di lungo mio soffrir, tutto ho già provato sol mi resta morir. Trovar tu devi tra quelle, colei che sarà mia; il cuor tocca alla ria, svelale il mio amor Portale questo canto, sommessa giungi a lei, dille che l’amo tanto che ognora l’ho nel cor. Possa la sua visione, tornare almeno nei sogni per darmi l’illusione del mio bene perduto. Tra donne e rose belle, cercar il mio amor tu devi.

Maliarda

La fiamma d’un dì, languiva e morì. Quando eri bambina, un idolo sembravi
qual furba regina sul cuore mio regnavi. Fu vana la mia ardente passione che prima follia , mutò in delusione.
Infida , leggera, coi guardi furtivi, coi baci rapivi, la pace al mio cuore Con vezzi mendaci, coi falsi languori, ben presto negasti, le gioie d’amore. Vanesia, leggera, coi falsi tuoi baci, mi davi dolore. Ma vento è la vita, è febbre l’amore. La brama finita, si muta in orrore . Maliarda e non dea, sirena perfetta. Ora resti negletta: lo sai tu perché

Morire amor non sa

Vago fior , unico amor di mia bella gioventù, mi apparisti e poi svanisti, il mio ben solo eri tu. Or nei sogni , tu ritorni lieti giorni a rammentar, dolci languide carezze , folli ebbrezze a ridestar. Vago fiore , unico amore di un dì lontano che se ne andò. Caldi baci allor veraci che il mio cor scordar non può. Vieni ,oh vieni, ancor mi tieni nei sospir, nell’ansietà; dammi almen nei sogni d’or, l’illusione, la voluttà; vieni amor, ritorna e sta ; canta ancora la canzone della prima bella età. Vieni amor torna e stà , che morir amor non sa.

Tango assassino

Quando con folle ardore fra le tue braccia mi sento stringere, tutto sconvolto è il cuore e di passione mi invade un fremito. Se poi le labbra imprimi sulle mie labbra, ahi caro , reggimi io casco già. Baci ed abbracci sono dei lacci son della vita l’alto mister e quando stretta al cor mi avrai, quando morir d’amore mi farai, oh magico potere, tutta gelida dal capo ai piè, il paradiso si schiude a me. Torna, non mi lasciare sola soletta in duri gemiti. Fammi ancor provare dell’emozione i forti brividi , suggi dalle mie labbra la voluttà, piena ,dolce,languida ,felicità.

La felicità

Se mi guardi, Nina, io muto sto perché nei tuoi occhi, carina, l’incanto appare a me. Se poi mi baci, Nina, io volo diritto al cielo La bocca tua divina, è dolce più del miele. E’ sciocco spasimare, la vita trascinar: devo solo sperare, il cuore torturar, amore con amore , cuore contro cuore, la vita scorrerà, con la felicità.

Il ritratto

Posa la donna bella , lo specchio è innanzi a sé. I cicisbei a lato, le montano il cervel. Vede la diva stella, che quei che vuol non v’è. L’artista già stregato, sofferma il suo pennel. Sorride ora giuliva, di speme ha pieno il cor, sa ben esser la Diva: è trepida d’amor . Ma ecco è giunto il damo, d’attorno ronza e va: lo sguardo dice:” t’amo “, ed ai piè si getta già. Ah! ah! Poter di questo mondo! Bellezza è, non virtù. E’ la fiamma del piacer ; mirar gli occhi a fondo, fissarli ,e nulla più. Poter di questo mondo è regnare ed imprecare. Ma se la bella vuole, può infiammare il cielo.


Fuoco d’amore
E’ un fuoco l’amore che male non fa; se è vero e sincero, piacere ti dà . Sol quando l’amore diventa passione, ti coglie qual sciocco e perdi il cervel. Se muta in follia , tu resti un…corbel. Care fanciulle, attente all’amore. Se il cuore s’accende e vi brucia il cervel , è un fuoco infedele che male vi da.

La rumba di Eva


Ahi, mi sento male. Forse è il mal d’amore. Perchè questo animale striscia da tentatore? Certo qualcosa bramo, dirlo ahimè non so, perché il buon Adamo, non vuol saperne no. Come guarire presto da un mal così funesto ? Avvenga quel che Dio vuole, io non resisto più. E’ troppo il mio soffrire, il cuore freme già Il pomo! e poi morire ; vento è la virtù. Il mal sarà diviso, il ben si troverà; lasciare il Paradiso, null’altro ci accadrà. Avvinta al caro sposo, amor con noi sarà e Dio babbo pietoso, alfin perdonerà.

La vita ( problema )

Suonando, cantando , danzando , la vita trascorre gioconda , nei sogni la gioia mi inonda, felice io son più di un re. Che bramo quaggiù di più lieto, or che la vita è un tormento; del poco far m’accontento, di speme mi nutro e di fè. Io gioco, scherzo, rido, la noia non so che cos’ è. Se vuoi or la morale , canta questa canzone. Se ci trovi del male, chiedo scusa e perdòn; suono , canto e rido, fuggo l’amico infido, trastullo il cor ogni dì , vivo e campo così.

   

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